Il segmento testuale San Sabba è stato riconosciuto sulle nostre fonti cartacee. Questo tipo di spoglio lessicografico, registrazione dell'uso storicamente determinatosi a prescindere dall'eventuale successivo commento di indirizzo normatore, esegue il riconoscimento di ciò che stimiamo come significativo, sulla sola analisi dei segmenti testuali tra loro, senza obbligatoriamente avvalersi di vocabolarii precedentemente costituiti. Nell'intera base dati, stimato come nome o segmento proprio è riscontrabile in 33Entità Multimediali , di cui in selezione 25 (Corpus autorizzato per utente: Spider generico. Modalità in atto filtro S.M.O.G.: CORPUS OGGETTO). Di seguito saranno mostrati i brani trascritti: da ciascun brano è possibile accedere all'oggetto integrale corrispondente. (provare ricerca full-text - campo «cerca» oppure campo «trascrizione» in ricerca avanzata - per eventuali ulteriori Entità Multimediali) |
da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 189
Brano: r
Risiera di San Sabba
Rippa, Giuseppina
N. a Marmirolo (Mantova) nei 1915, m. a Mantova l'11.9.1944; contadina.
li mattino dell’11.9.1944, recatasi da Marmirolo a Mantova per svolgere il suo quotidiano lavoro di domestica, si era fermata, con la borsa della spesa sotto il braccio, in piazza Martiri di Belfiore per assistere, insieme ad altre persone, al passaggio di una colonna di militari italiani diretti alla stazione, sotto scorta tedesca, per essere deportati in Germania. I tedeschi tenevano il mitra minacciosamente spianato e, di tanto in tanto, sparavano in aria per intimorire la popolazione. I prig[...] [...]un foglio di carta e un pezzo di pane dalla sua borsa della spesa, ne fece un pacchetto e lo lanciò ai prigionieri. Un istante dopo, una scarica di mitra, sparata da un soldato delle SS, la uccise.
Bibliografia: F. Bruno, Era una ragazza carica di umanità, in “Gazzetta di Mantova”, 17.4.1976; Mille volte no!, Testimonianze di donne della Resistenza, a cura di M. AlloisioC. CapponiB. Galassi BeriaM. Pastorino, Roma 1965.
V.Mi.
Risiera di San Sabba
Vecchia fabbrica (già destinata alla lavorazione del riso), durante la occupazione tedesca di Trieste (v.) la Risiera di San Sabba venne trasformata dalle SS in luogo di tortura e campo di sterminio per partigiani e patrioti, italiani e jugoslavi, ebrei, civili razziati durante azioni di rastrellamento ecc.. Si ignora il numero esatto delle vittime, ma calcoli prudenziali fanno ammontare ad almeno 3.000 le persone qui uccise o “scomparse”, mentre a circa 10.000 ascenderebbero i prigionieri qui transitati e smistati in altri lager. La Risiera di San Sabba, dal 15.4.1965 dichiarata Monumento nazionale, viene considerata come l'unico vero e proprio campo di sterminio creato dai tedeschi in Italia, a somiglianza di quelli del Terzo Reich e della Polonia.
L’Einsatzgruppe di Trieste
In base all’art. 7 dell’Ordinanza di Hitler del 10.9.1943 sulla “sistemazione” dei territori italiani occupati, con cui veniva costituito il cosid
detto Litorale Adriatico (v.), i tedeschi insediarono nella regione un apparato repressivo, i cui Comandi avevano sede a Trieste: Polizia dell'ordine, Polizia di sicurezza (Sipo), Servizio di sicurezza (S.D.), Polizi[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 194
Brano: '
Risiera di San Sabba
concretatosi in una conclusione istruttoria con tutte le incombenze di rito.
Nella sua sentenza, la Corte espresse anche un giudizio di equivalenza morale (che aveva un trasparente significato politico) fra le violenze naziste e quelle compiute dagli jugoslavi nei 40 giorni della loro amministrazione del territorio triestino, affermando che cessate le imprese delle S.S., « la città sarebbe stata ancora una volta e in modo non meno esecrando tragicamente insanguinata ».
Giudizio categorico e laconico che corrispondeva, in sostanza, ai sentimenti e convinzioni di quella parte della soc[...] [...] le imprese delle S.S., « la città sarebbe stata ancora una volta e in modo non meno esecrando tragicamente insanguinata ».
Giudizio categorico e laconico che corrispondeva, in sostanza, ai sentimenti e convinzioni di quella parte della società triestina che metteva sullo stesso piano metodi e obiettivi del l'imperialismo nazista e la lotta di liberazione dei popoli jugoslavi.
G.Fo.
Bibliografia: E. Apih, Mostra storica delia Risiera dì San Sabba, Comune di Trieste e Civici Musei di Storia ed Arte, Trieste 1983; AA.VV., Dallo squadrismo fascista alle stragi della Risiera, 2a ed., ANED Trieste 1978; Bollettino dell'istituto regionale per la storia del movimento di liberazione nel FriuliVenezia Giulia, a. IV, n. 1, aprile 1976; E. Col lotti, Il Litorale Adriatico nel Nuovo Ordine Europeo, Vangelista, Milano 1974;
E. Col lotti, Le stragi di San Sabba, in “Rinascita” n. 4 del 23.1.1976; A. Bubnic, Rizar na Kraj mucenistva (Risiera luogo di martirio), in “Primorski dnevnik”, 16.5.1965;
F. Fòlkel, La Risiera, Mondadori, Milano 1979; S. Kostoris, La Risiera di Trieste, un crimine comune, non militare, Barelli, Roma 1974; I due responsabili. Allers e Oberhauser ne “Il meridiano di Trieste”, a. IV, n. 6 del 69.2.1975; C. Schiffrer, La Risiera, estratto della rivista “Trieste”, a. Vili. n. 44, 1961.
G.Fo.
Rismondo, Aldo
N. a Graz (Austria) il 24.12.1915, m. in Istria il 17.9.1944; operaio.
Di famiglia istriana internata in Austria[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 108
Brano: [...]tevole importanza, vi ebbe particolare influenza il P.C.I., la cui attività potè svilupparsi anche durante il ventennio della dittatura e continuare con la Guerra di liberazione.
Dirigenti e militanti democratici quali Bruno Deste, Mario Dagri, Ervinio e Dante Pugliese, Marco Zanon, Nicola Parma, Egidio Chicco; e con loro i piranesi Antonio Sema, Niccolò, Giovanni e Giorgio Vardabasso, Libero Fonda, Lorenzo Vidali (poi ucciso nella Risiera di San Sabba a Trieste) nonché Piero Gandusio di Capodistria, avevano iniziato una energica azione contro la guerra fascista fin dal 1941, un anno dopo l’intervento dell’Italia nel conflitto: nel maggio 1941 venne organizzata una manifestazione contro la guerra dentro la fabbrica Ampelea. L’11.7.1943 si ebbe nello stesso stabilimento uno sciopero politico, cui seguirono una trentina di arresti (tra gli arrestati: Emilio Pustetta, Giovanni Chelleri, Elda Dagri e Caterina Menis).
La lotta armata
Con K’8.9.1943 si costituì, sotto la direzione di Bruno Deste, un primo gruppo armato che disarmò le guardi[...] [...]etario), Bruno Carboni, Italo Dellori e altri. Nell’aprile sorse, in forma autonoma, un’organizzazione di G.A.P. composta da giovani di Isola e di Pirano, la quale assolse a una funzione preziosa nella lotta e per il rifornimento delle formazioni partigiane operanti nella zona.
Nell’agosto 1944 cadde in mano nemica Francesco Rosman, mentre trasportava rifornimenti e munizioni per i partigiani; tradotto a Trieste, venne ucciso nella Risiera di San Sabba. Nel dicembre 1944, nelle adiacenze di Isola, si costituì il distaccamento partigiano detto « della Marina », al comando di Crt e avente funzione di avanguardia del 3° Battaglione dell’« Istarski Odred ». Tra le azioni più importanti del Distaccamento della Marina va ricordato l’attacco simultaneo effettuato
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 636
Brano: Appendice
La pianta della Risiera di San Sabba trasformata in Museo della Resistenza (R. Boico, 1975)
za, i più generali motivi ispiratori che (compatibilmente con le situazioni ambientali, la disponibilità dei mezzi e gli specifici oggetti di riferimento) hanno orientato l'opera di artisti e raggiunto i migliori risultati espressivi, si possono anzitutto ricordare i “luoghi della memoria”, cioè la sublimazione in “monumento” di quei siti che, proprio per essere stati teatro di inumana violenza durante la guerra, possono rendere ai posteri, per naturale e immediata contrapposizione, la grandezza epica del sacrificio compiuto dai caduti[...] [...]ll’interno forma un ambiente appena rischiarato da un asola di luce che confe
risce all’insieme un pathos indimenticabile. I cancelli bronzei di Mirko Basaldella, cessi alle gallerie, sono capolavori della mirabile capacità creativa di questo artista nel suo momento migliore; dal corpo vivo dell’opera emerge la sofferta pregnanza della rivolta alla violenza.
Altro monumento ricavato all’interno stesso di un luogo del dolore è la Risiera di San Sabba (v.) in Trieste, che i nazisti avevano trasformato in prigione, campo di transito per le deportazioni in Germania e luogo di sterminio. L'antica fabbrica, nella quale tanti patrioti avevano affrontato la morte, nel 1965 venne dichiarata « Monumento nazionale » e il Comune di Trieste bandì un concorso (vinto dall’architetto triestino Romano Boico) per trasformarla in Museo della Resistenza, poi inaugurato nel 1975.
Il vincitore del concorso cosi spiegherà la propria opera: « La risiera semidistrutta dai nazisti in fuga era squallida come l’intorno periferico: pensai allora che questo squall[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 152
Brano: [...]o lato, però, furono istituzioni fasciste come l’ispettorato speciale di P.S. o come il Centro per lo studio del problema ebraico, fondato nel 1942 con lo scopo di schedare i cittadini ebrei, a offrire ai tedeschi strumenti e conoscenze di estrema importanza per la pratica attuazione della loro politica di repressione e di sterminio, culminata nella creazione a Trieste dell’unico campo di concentramento nazista esistente in Italia, la Risiera di San Sabba (v.). Furono ancora quadri e militanti fascisti raggruppati nelle fila del risorto Partito fascista (il P.F.R.) a fornire agli occupatori, che pur non perdevano occasione per umiliarli, la manovalanza necessaria per le più odiose azioni persecutorie.
Non solo: la dissennata politica del regime nei confronti delie popolazioni locali permise ora ai nazisti di approfondire e di esasperare le fratture e i motivi di tensione tra i gruppi nazionali, al fine di porsi come unici arbitri e giustizieri in una realtà ormai sconvolta dalle lotte intestine. La disponibilità antibolscevica di parte dell[...] [...]tzkommando Reihnard capeggiato da Odi
lo Globocnick (v.), una formazione di specialisti alle dipendenze del R.S.H.A. (Ufficio centrale della polizia di sicurezza tedesca) e particolarmente addestrata, similmente agli altri Einsatzkommandos operanti nei territori invasi, nella lotta ai cosiddetti « nemici della Germania hitleriana ». A questo gruppo spettò, tra l’altro, un ruolo particolare nell'organizzazione e nella gestione della Risiera di San Sabba. Particolarmente efferata fu la strage compiuta il 23.4.1944, quando i tedeschi, in seguito a un attentato che era costato la vita a 5 dei loro, per rappresaglia impiccarono, lungo le scale del Palazzo Rittmeyer in via Ghega, 51 ostaggi prelevati dal carcere del Coroneo, lasciando poi i corpi penzolare a monito per la popolazione. Analoga strage era sta
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol V (R-S), p. 190
Brano: 1
Risiera di San Sabba
La Risiera
Fin dall’ottobre 1943 le S.S. di Globocnik (il reparto, pur dipendendo formalmente dai Comandi SD e Sipo, era di fatto ai suoi ordini), nel complesso di edifici di un grande stabilimento costruito nel 1913 nel rione triestino di San Sabba, allestirono un Polizeihaftlager (campo di detenzione di polizia), nel quale si insediò il reparto R1. Da quel giorno e fino al 30.4.1945 la Risiera divenne una stazione di smistamento per tutti gli ebrei rastrellati da Stangl nei territori del Litorale Adriatico e in quelli immediatamente confinanti, ma anche luogo di tortura e campo di sterminio per partigiani, patrioti antifascisti, ostaggi e gran numero di civili (uomini, donne, ragazzi e bambini) prelevati dai villaggi deH’interno durante le operazioni antipartigiane, nonché di persone arrestate senza alcun plausibile motivo dalle forze [...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol III (H-M), p. 858
Brano: [...]ontinue visite.
Museo di Trento
Allestito nel Castello del Buon Consiglio e annesso al Museo del Risorgimento della città, il Museo della lotta per la libertà a Trento sorse nell’immediato dopoguerra. Nel settembre 1945 vi venne inaugurata una prima mostra della Resistenza che, nel 1946, divenne mostra permanente. Essa raccoglie un vasto materiale documentario della lotta partigiana e clandestina nel Trentino e nel Veneto.
La Risiera di San Sabba
Il 15.4.1965 un decreto del presidente della Repubblica Giuseppe Saragat stabiliva che la Risiera di San Sabba in Trieste, « unico esempio di lager nazista in Italia », venisse dichiarata « monumento nazionale » per essere « conservata e affidata al rispetto della Nazione per il suo rilevante interesse sotto il profilo storicopolitico ».
Mostra della Resistenza a Torino
Anche a Torino, a Palazzo Carignano, nella sede del Museo del Risorgimento, è allestita una mostra permanente della Resistenza in Piemonte.
Gli Istituti Storici
Va infine ricordato VIstituto per la storia del movimento di liberazione in Italia (v.) di Milano (alla cui presidenza il professore Guido Quazza è succeduto al sen[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 382
Brano: [...]’organizzazione del P.C.I. e del movimento resistenziale di Trieste.
Nell'estate del 1944, con il nome di battaglia Oscar, raggiunse la Brigata Garibaldi “Trieste” (v.) in Slovenia, diventando responsabile dell’Ufficio politico. Nell’offensiva tedesca nel Tarnovano (febbraio 1945), mentre con altri partigiani cercava di sfuggire all’accerchiamento nemico, fu catturato. Rinchiuso nelle carceri del “Coroneo” a Trieste, poi nella Risiera (v.) di San Sabba, venne qui ucciso dalle SS.
Bibliografia: Dario Scher, La fulgida figura di combattente di Lorenzo Vidali, in “La Voce del Popolo”, Fiume, 1973.
G.Sco.
Vidali, Vittorio
Enea Sor menti) Carlos J. Cont reras. N. a Muggia (Trieste) il 27.9.1900, m. a Trieste il 9.11.1983; giornalista.
Di famiglia operaia (il padre lavorava nei cantieri navali), si diplomò ragioniere, entrò a far parte della Gioventù socialista nel maggio 1917 e nel gennaio 1921 si iscrisse al Partito comunista, divenendo dirigente della F.G.C.I. e membro dell’Esecutivo del P.C. d’I. a Trieste. Partecipò alla lotta[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 619
Brano: [...]a il primo comitato locale del Movimento di liberazione, raccogliendo armi e viveri per i partigiani, nonché uno speciale servizio di informazioni per I Esercito popolare jugoslavo. Dal 1943 fu segretario dell’organizzazione di partito della Raffineria e membro del Comitato cittadino.
Arrestato dalla polizia tedesca verso la metà del 1944, fu lungamente torturato, poi tradotto da Fiume al carcere di Trieste e infine rinchiuso nella Risiera di San Sabba, dove fu ucciso.
G.Sco.
Mandela, Nelson
N. il 18.7.1918 a Limata nel Transkei (Sudafrica); leader politico antiapartheid del Sudafrica, avvocato. Originario della “riserva” bantù di Transkei, studiò a Johannesburg, allievo del Fort Hare College (l'università per africani creata dai razzisti bianchi per allevarvi una élite nera collaborazionista). Iniziatosi ben presto alla lotta politica nella Lega giovanile del Congresso Nazionale Africano (A.N.C.), della quale fu leader di fatto fin dagli anni Quaranta, divenne poi uno dei dirigenti più combattivi e autorevoli dell’ala progressista[...]
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da Enciclopedia dell'antifascismo e della Resistenza. Vol VI (T-Z e appendice), p. 644
Brano: Appendice
duti nei lager (Marcolin—Rlzzon—Zavan— Rottin, 1983); Trieste: Risiera di San Sabba (R. Boico, 1975); Trieste, Santa Crooe: ai Caduti partigiani (D. Jagodic e S. Batic, 1970); Trivero: ai Caduti partigiani (F. Nosengo, 1971); Udine: alla Resistenza (G. Valle—F. Marconi—D. Basaldella, 1969); Urbino: alla lotta partigiana (U. Mastroianni, 1980); Valli del Pasubio: al Partigiano della Valle Leogra (G. Cremasco, 1965); Varese: alla Resistenza (L. Bennati, 1984); Venezia, Riva degli Schiavoni: alla Partigiana veneta (A. Murer, 1969); Venezia, Campo di Ghetto Nuovo; all’Olocausto (A. Blatas, 1980); Verbania: ai Martiri di Fondotoce (A. Minali, 1964); Verbania: ai Caduti nei lager [...]
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successivi |
Grazie ad un complesso algoritmo ideato in anni di riflessione epistemologica, scientifica e tecnica, dal termine San Sabba, nel sottoinsieme prescelto del corpus autorizzato è possible visualizzare il seguente gramma di relazioni strutturali (ma in ciroscrivibili corpora storicamente determinati: non ce ne voglia l'autore dell'edizione critica del CLG di Saussure se azzardiamo per lo strumento un orizzonte ad uso semantico verso uno storicismo μετ´ἐπιστήμης...). I termini sono ordinati secondo somma della distanza con il termine prescelto e secondo peculiarità del termine, diagnosticando una basilare mappa delle associazioni di idee (associazione di ciò che l'algoritmo isola come segmenti - fissi se frequenti - di sintagmi stimabili come nomi) di una data cultura (in questa sede intesa riduttivamente come corpus di testi storicamente determinabili); nei prossimi mesi saranno sviluppati strumenti di comparazione booleana di insiemi di corpora circoscrivibili; applicazioni sul complessivo linguaggio storico naturale saranno altresì possibili. |
<---Risiera di San Sabba <---italiani <---comunista <---fascismo <---nazisti <---italiana <---nazista <---P.C.I. <---Partito comunista <---S.S. <---italiano <---Bibliografia <---fascista <---fascisti <---italiane <---socialista <---Litorale Adriatico <---Storia <---antifascista <---comunisti <---C.L.N. <---antifascismo <---antifascisti <---collaborazionismo <---Friuli-Venezia <---G.A.P. <---P.S. <---U.R.S.S. <---antifasciste <---collaborazionisti <---fasciste <---socialiste <---Comitato centrale <---La Pietra <---La Voce <---P.S.I. <---R.F.T. <---R.S.I. <---Sabba a Trieste <---collaborazionista <---imperialismo <---socialisti <---squadrismo <---A.N.P.I. <---Comune di Trieste <---Diritto <---Enzo Col <---F.G.C.I. <---Francesca Bodi <---Francoforte sul Meno <---G.M.A. <---Giulio Marassi <---Gottlieb Hering <---I.R.S.M.L. <---Il Litorale Adriatico nel Nuovo Ordine <---Joseph Oberhauser <---La Repubblica <---La Risiera <---La lotta <---Luigi Frausin <---Natale Colarich <---Nuovo Ordine 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